Turismo

L'indirizzo Turismo, rappresenta lo sviluppo della riforma dell’Istituto Tecnico per il Turismo (Turistico). Ciò in risposta ai profondi cambiamenti della realtà economico-sociale e alle mutate esigenze del mondo del lavoro.
Il percorso di studi che conduce al diploma di tecnico del Turismo consente allo studente di costruirsi un insieme di competenze che possono essere utili sia nella prosecuzione degli studi soprattutto nel settore del management del turismo, sia nell’inserimento lavorativo in aziende del settore, indirizzando il percorso all’analisi dell’offerta turistica.

Il Diplomato nell’indirizzo Turismo è in grado di:

• Intervenire nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale.

• Integrare le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.

• Gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio.

• collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata.

• Utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi.

• Promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale.

• Intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali.


Il corso di studi prevede un’intensa attività didattica per l’apprendimento, oltre all’inglese, anche dello spagnolo e del francese. L’insegnamento/apprendimento delle lingue avrà come parametri di riferimento i livelli B2 per l’inglese e lo spagnolo, e B1 per il francese o il tedesco, del Quadro di riferimento europeo delle lingue. A tale scopo verranno introdotte pratiche didattiche laboratoriali e interattive e verranno promossi progetti di insegnamento veicolare di discipline non linguistiche in una lingua comunitaria (CLIL), e iniziative di scambio e mobilità di alunni e insegnanti. Tale variegata progettualità sarà rivolta a favorire l’apprendimento autentico delle lingue, l’utilizzo delle stesse in diverse situazioni in relazione al contesto, agli interlocutori e alle intenzioni comunicative e l’eliminazione dei pregiudizi attraverso la conoscenza diretta delle altre culture e delle occasioni di apprendimento offerte dalla peculiarità del territorio.
La didattica è finalizzata a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati.
Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio.
Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono esperienze fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.

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